Possa

Coltivare vino nelle Cinque Terre (nella scoscesa liguria) non è semplice, ma non ditelo a Samuele Heydi Bonanini. Già, è lui il titolare dell’Azienda Agricola Possa, situata dove non si ragiona in ettari, ma in metri quadrati (!) e dove, a causa della conformazione del terreno e dei terrazzamenti, è praticamente impossibili entrare nei vigneti con i macchinari agricoli; tutto ciò comporta che i lavoratori addetti possano fare solo lavoro manuale, ma così facendo aiutano anche a preservare un ecosistema e una morfologia idrogeologica unica e un delicatissimo equilibrio. La filosofia dell’azienda è quella di non seguire solo il mercato, indispensabile è ovvio, ma un’identità di un territorio che è conosciuto, dal punto vitivinicolo, fin da tempi antichissimi. Ed è in questo modo che è stato possibile recuperare diverse varietà autoctone quasi scomparse, reimpiantandole e poi mettendole poi in produzione; in cantina, hanno saputo fare uso del legno della tradizione, cioè acacia, castagno e ciliegio locale e non necessariamente rovere. Anche nei vini prodotti è la natura la padrona: non si usano chiarifiche e lieviti e nemmeno solfiti aggiunti, tutto biologico così come i trattamenti a rame e zolfo quando ancora si è in vigna. Il vino che più contraddistingue questa azienda è soprattutto lo Sciacchetrà: un passito di uve a bacca bianca, famoso sin dai tempi degli antichi Romani, che si ottiene mettendo a passire solo le uve migliori, sgranandole dopo circa due mesi a mano, acino per acino. L'amore per questa terra speciale è anche riuscito a far resuscitare il vecchio Passito, tipico di queste meravigliose zone, fatto di uve rosse e un infuso di vino in foglie di pesco. Tutta la produzione è limitata a poche migliaia di bottiglie ed è reperibile nel catalogo dell'Associazione Triple A (Vini Naturali).