GINI

La storia della famiglia Gini e della passione per la viticoltura è davvero antica: risalgono infatti al 1600 le prime documentazioni che testimoniano la proprietà dei terreni da parte della famiglia, in località Contrada Salvarenza. Sono ora i fratelli Sandro e Claudio, figli di Olinto Gini, nato nel 1929, grande vignaiolo e padre fondatore della storia "moderna" della cantina, a portare avanti la tradizione di famiglia. Due, in particolare, sono le zone nelle quali vengono coltivati i vigneti di famiglia: la zona del Soave e la zona del Valpolicella DOC. Si tratta di 50 ettari di vigne situate tra i terreni di Monteforte e Campiano, un patrimonio viticolo unico, frutto della storia secolare della famiglia Gini che non ha sradicato nessun terreno mantenendo in vita anche le piante più antiche, vecchie più di un secolo. Inoltre, l'Azienda Agricola Gini, ha recentemente ottenuto la certificazione biologica. Nello specifico è nella zona del Soave che vengono coltivati i vitigni più anziani ed autoctoni di queste terre, le vigne di Garganega hanno circa 80 anni e sono presenti anche piante non innestate che risalgono alla fine dell'Ottocento e crescono su questi terreni calcarei o di tufo vulcanico. È da qui che nascono i vini bianchi predisposti al lungo invecchiamento nella bellissima cantina, anch'essa scavata nel tufo vulcanico, e che ospita una barricaia di vini pregiati. Sulle colline della Valpolicella vengono invece coltivati vigneti di carattere più internazionale, come il Sauvignon, lo Chardonnay e il Pinot Nero. Sono tanti i vini offerti dalla famiglia Gini, anche se il Soave Classico è certamente quello che più ha reso noti i vini della famiglia e che proprio quest'anno è stato premiato con la Corona di Vini Buoni d'Italia.