De Sanctis

L’obiettivo primario di un’azienda vinicola con ben oltre 200 anni di storia non può essere che continuare a lavorare nel solco della tradizione, innovando. Ed è questo l’obiettivo di Luigi De Sanctis e del figlio Francesco che nelle splendide colline intorno a Frascati coltivano le varietà tipiche del territorio: la Malvasia del Lazio, la Malvasia di Candia, il Trebbiano Toscano, il Bombino e il Cabernet Franc, vitigno internazionale ormai entrato nella tradizione locale. La tenuta è rappresentata da circa 10 ettari di vigneti che vengono coltivati secondo i metodi dell’agricoltura biologica. E’ questa, di fatto, la grande innovazione dell’attività vinicola di De Sanctis: coniugare le moderne tecnologie agronomiche ed enologiche con il rispetto per l’ambiente e la tradizione. I risultati sono certamente eccellenti, infatti la cantina De Santis è considerata tra le più rappresentative del territorio per qualità e prestigio dei suoi vini. Da sottolineare che le vigne più vecchie hanno un’età compresa tra i 45 e i 55 anni, davvero preziose quindi, e di conseguenza riservate alle etichette più prestigiose. Ogni passaggio, sia in vigna, sia in cantina segue i severi protocolli biologici, compreso il trasporto dell’uva in cantina. Da segnalare senz’altro l’impianto geotermico a sonde orizzontali interrate che, attraverso lo scambio di calore con il sottosuolo, riduce notevolmente le emissioni di CO2 nell’atmosfera, rendendo la cantina un esempio virtuoso di struttura a impatto ambientale veramente contenuto. Il risultato complessivo è di fatto espresso da vini di alta qualità e grande equilibrio, nonché fortemente espressivi del territorio d’origine. Vogliamo mettere in evidenza, tra gli altri, Ii “496” Frascati Superiore, composto da trebbiano e malvasia, una delle etichette della cantina De Sanctis che meglio esprime le tradizioni del territorio, nel segno della tipicità, ma anche dell’innovazione, in quanto è un vino che non vede assolutamente l’aggiunta di solfiti durante le sue fasi di lavorazione.