Nero d'Avola

E’ davvero curioso che fino a pochi anni fa il Nero d’Avola venisse chiamato Calabrese, non perchè provenisse dalla Calabria, ma perchè nel dialetto locale significa proprio “di Avola”. E’ certamente il vino/uva più nota dell’isola e quella che ne ha decretato il successo vinicolo, a livello nazionale e internazionale. E’ coltivato ovunque, tranne nella zona dell’Etna, dove regna il Nerello Mascalese. Come avvenuto per altri vitigni del Sud, per secoli è stato esportato come uva da taglio per dare forza e colore a vini del Nord Italia e Nord Europa, ma oggi grazie alle nuove tecnologie agronomiche ed enologiche, ha trovato una sua precisa ed eccellente collocazione nel panorama enologico nazionale. Le sue caratteristiche organolettiche sono riconoscibili: è un rosso importante, ma vellutato, dotato di profondità, ma non esplosivo che ci regala splendidi profumi di macchia mediterranea, terra ed eucalipto. Naturalmente si evidenziano differenze a seconda della zona di produzione, ma la nota varietale tipica del nero d’Avola è la speziatura che si evidenzia sia al naso, sia in bocca. Il principe siciliano, per eccellenza.