Canonica a Cerreto

Nasce attorno all’anno 1000 questa splendida e antichissima costruzione, ovvero quando i Canonici del Duomo di Siena decidono di fondare una nuova abbazia e scelgono una collina molto panoramica in un grande bosco di cerri, non lontana dalla città. Nasce così Canonica a Cerreto e anche la sua suggestiva cantina: nei secoli è rimasta intatta a testimonianza dell’importanza che il vino ha sempre avuto da queste parti. Gli stessi Vescovi che sono stati proprietari e hanno abitato Canonica a Cerreto, per trecento anni, hanno cambiato solo ciò che era indispensabile. Oggi la tenuta si estende su una superficie di 60 ettari, di cui una ventina destinati a vigneto, una dozzina a oliveto e il resto lasciato a bosco secolare, in modo da favorire la biodiversità dell’ecosistema naturale. All’interno della tenuta è presente anche un suggestivo agriturismo, sito nello storico edificio della vecchia Canonica. Il clima è decisamente favorevole alla coltivazione della vite, come testimonia la secolare produzione del Chianti, quindi con inverni miti e soleggiati, zona sempre molto ventilata e con notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte, che garantiscono una maturazione graduale delle uve che sviluppano, quindi, profili aromatici molto interessanti. I suoli sono di origine calcareo-argillosa e sono, da sempre, molto adatti alla coltivazione delle varietà a bacca rossa. Per quanto riguarda i vitigni coltivati dalla tenuta, oltre all’autoctono Sangiovese, le vigne ospitano gli “internazionali” Cabernet Sauvignon e Merlot. La vendemmia è sempre manualmente, in modo da selezionare solo i grappoli perfettamente maturi. Nel 2003 è stata avviata dalla famiglia Lorenzi la costruzione di una nuova cantina, più efficiente, sia nella parte dedicata alla vinificazione che a quella destinata all’affinamento e invecchiamento dei vini prodotti. Le etichette di Canonica a Cerreto sono solo 3 e quindi fortemente rappresentative del territorio: in Chianti Classico e un Chianti Riserva, affiancati da un supertuscan, il San Diavolo, un interessante blend di Sangiovese, Cabernet e Merlot.