Mustilli

Quando si dice Mustilli, si dice Falanghina. E’ infatti Leonardo, il fondatore della cantina, a scoprire, rilanciare e valorizzare per la prima volta questo antico vitigno della tradizione campana: è, per questo motivo, unanimemente considerato il padre e lo scopritore di quest’uva straordinaria. E’ infatti di questa azienda la prima bottiglia prodotta, nel lontano 1979. All’epoca era in auge la “moda” di soppiantare le varietà di uve locali, sconosciute, spesso ostiche da bere e difficili da coltivare, con le più le apprezzate e blasonate varietà internazionali, come lo Chardonnay, il Pinot, il Merlot, il Cabernet. Leonardo agì in direzione del tutto opposta, decidendo di reimpiantarle nella speranza di tenere in vita la tradizione locale. Con passione e obiettivi qualitativi, il risultato arrivò nel giro di qualche anno e ancora oggi i suoi vini rappresentano una bandiera e un simbolo di tutto il Sannio. Oggi sono le figlie Paola e Anna Chiara a gestire e sviluppare il prezioso patrimonio della cantina, certamente con un occhio rivolto al futuro. La divisione dei ruoli è importante: Paola cura l’aspetto commerciale, mentre Anna Chiara segue la produzione, affiancata dall’enologo Fortunato Sebastiano. La sede principale della cantina rimane nel palazzo storico di famiglia, dove hanno sede, ancora oggi, le antiche cantine scavate nel tufo a circa 15 metri di profondità. Qui riposano le Riserve, i pregiati vini che hanno contribuito alla storia di questa cantina. La proposta delle etichette di Mustilli si divide in “Selezioni” e “Classici”: questi ultimi si riconoscono in etichetta perché ritraggono i simboli della città di S.Agata dei Goti in una versione particolarmente stilizzata e moderna, mentre le Selezioni, quindi i vini più intensi, strutturati e longevi, hanno raffigurazioni dove si trasfigurano opere artistiche del passato in chiave moderna, sulle orme delle icone pop attuali. Mustilli è un punti di riferimento della Campania e i suoi vini vanno assaggiati tutti!